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TORNEO DELLE LAME CHE DANZANO!

Torneo di scherma con armi in lattice, che si svolge dal 2009 a Sant'Angelo di Gatteo.

A SINISTRA: Locandina della prima edizione del 2009


 


 

 

INTERVISTA A QUALCHE CONCORRENTE DEL TORNEO:
 

Claudia Brunelli: una delle poche ragazze, che ha partecipato al torneo.
Federico Diust: nella seconda edizione, vincitore del premio “il più bello del reame”.
Gregorio "Togret" Lombardi: il fabbricatore di armi, per i partecipanti e per i premi da consegnare ai primi tre classificati al torneo.
Roberto Innocenti: capo arbitro.
Pierluigi Omar Giancola: forse, il più giovane concorrente (16 anni).
Stefano Gelao: ogni anno dichiara: “Quest’anno vinco io!”.
 

1) Nelle edizioni finora svolte (2009, 2010, 2011), come ti sei classificato/a?
Claudia: “Nella prima edizione, ahimè, ero solo una spettatrice; nella seconda sono uscita allo scartaschiappe, ma nella terza sono arrivata agli ottavi di finale”.
Federico: “Nella prima edizione, secondo. Nella seconda edizione, terzo e quest’anno sono uscito al primo turno, dopo lo scartaschiappe”.
Gregorio: “Al TLD non c’è una classifica, a parte i primi quattro; quindi se uno arriva dopo il quarto, deve farsi i conti da solo, per sapere la sua posizione. Io nella prima, mi classificai undicesimo, dodicesimo. La seconda è quella andata meglio: sesto, settimo. Nella terza sono uscito allo scartaschiappe, contro il campione. Almeno la consolazione di essere stato sconfitto da colui che ha vinto: il nuovo arrivato!”.
Roberto: “Sono sempre stato capo arbitro”.
Pierluigi: “Nella prima ho passato il primo turno, nelle altre due sono stato scartato subito”.
Stefano: “La mia è stata una carriera "in discesa": terzo il primo anno, quarto il secondo, e non ho passato la fase eliminatoria nel terzo. Ovviamente la mia è tutta una tattica sul lungo periodo: tranquillizzo gli avversari facendo credere loro che sono in fase calante, per poi piazzare la famosa "zampata del quarto anno", in cui ho la ferma intenzione di ipotecare il gradino più alto del podio!”.


2) Come sei venuto a conoscenza di tale evento?
Claudia: “Amici. Si sa, le voci corrono veloci tra gli amanti del GDR, e il TLD è un evento importante”.
Federico: “Sinceramente non mi ricordo. Probabilmente me lo avrà detto qualcuno dei Falchi. Anzi, sicuramente me lo avrà detto qualcuno dei Falchi”.
Gregorio: “In realtà ero lì sin dalla sua nascita. Già quando Umbe (Umberto Masiello, commentatore e creatore dell’evento) penso all’idea, mi contattò per le armi. Mi aveva anche proposto di far parte dell’organizzazione, ma non potevo”.
Roberto: “Tramite “Il Targa”, uno degli organizzatori della prima edizione”.
Pierluigi: “Da affiliato alla SDF (Squadra Dei Falchi Di Gradara), e lì è un evento molto pubblicizzato”.
Stefano: “Umberto, l'ideatore del Torneo delle Lame che Danzano, mi ha coinvolto fin dall'inizio nell'organizzazione: conoscendo la mia passione per "i duelli all'arma gommosa", ha ben pensato di "sfruttare" il mio curriculum da grafico per farmi curare tutto il corredo pubblicitario all'evento”.


3) Cinque aggettivi per descrivere il TLD
Claudia: “Coinvolgente, competitivo, divertente, brioso, fondamentalmente epico”.
Federico: “Caldo, sudato, faticoso, divertente, accogliente”.
Gregorio: “Divertente, imprevedibile, unico, sfiancante, denso (sotto molti punti di vista)”.
Roberto: “Il  classico tipo di domanda a cui non so mai rispondere. Direi simpatico, visto che alla fine è fatto più per divertirsi, che per altro. Caldo, sia l'atmosfera che il clima. Competitivo, poiché si respira molto la competizione, soprattutto per chi deve arbitrare; infatti questa cosa si vede fin troppo bene in ogni atteggiamento dei partecipanti. Mmm... unico, visto che è uno dei pochi tornei di scherma GDR-istico in cui è possibile colpire di punta, una cosa che permette di giocare molto più “schermisticamente” di quanto non si creda. Impegnativo, sia dal punto di vista arbitrale che di partecipazione, visto che non è semplice riuscire ad arrivare sani, fino alla fine dello scontro”.
Pierluigi: “Divertente (moltiplicato alla quinta)”.
Stefano: “TLD è un evento di sudore, esaltazione, testosterone, musica e amicizia... ho reso l'idea?”.


4) Cosa ti potrebbe impedire di presiedere a tale evento?
Claudia: “Un cataclisma naturale che facesse sprofondare l'arena di diversi metri sotto terra (ed anche in quel caso proverei a raggiungerlo lo stesso)”.
Federico: “Purtroppo, il lavoro”
Gregorio: “Se mi crolla la casa in testa, fondamentalmente. Difficile possano esserci altri motivi”.
Roberto: “Penso che l'unico motivo per cui eviterei una sfacchinata simile, è perchè ho altri impegni di natura più sentimentale”.
Pierluigi: “Penso più che altro per la distanza, ma si trova sempre un passaggio oppure perché potrebbe essere rimandato per pioggia”.
Stefano: “Poche cose e sul genere di un attacco della Morte Nera o un invito a cena di Megan Fox”.


5) Un pregio e un difetto del TLD
Claudia: “E' un evento che ha la capacità di animare e riunire le diverse anime del GDR in zona e anche da più lontano, permettendoti di conoscere gente nuova e di gareggiare in un clima allegro e senza troppe “fisime”. D'altro canto un difetto che ho notato col trascorrere delle edizioni, è che la competitività che aumenta porta con sé dimostrazioni di “astio”, a volte, che poco riguardano con l'evento in sé e con una sana competizione”.
Federico: “Il pregio è di essere nato come un gioco e di essersi svolto come tale, ma al tempo stesso il difetto più grande è che, mano a mano che passano le edizioni, questa patina di leggerezza che lo ha caratterizzato sembra sempre più sottile".
Gregorio: (Pensieroso) “Abbastanza difficile… ehm... ha una marea di pregi, ma soprattutto è unico. Non ci sono altri eventi che hanno quel mix di gioco, gara, comunità (per far gruppo).
E’ un momento di aggregazione, non solo un torneo: il suo più alto pregio! Forse, l’unico difetto è che è giovane. Non riesco a dargli un difetto vero e proprio. In fondo abbiamo avuto finora solo tre edizioni, e in rapporto a questo tempo non ha nessun difetto. Ci sono ovviamente cose che ancora vanno smussate, ma che con il tempo si sistemeranno”.
(Ripensandoci poi, aggiunge): “Un difetto sta nella troppa selettività; nel rischio di fermare quelli bravi, fin dall’inizio. Posso incontrare subito il numero uno. Bisogna puntare a un risultato più equo”.
Roberto: “Il pregio è che è possibile giocare alla scherma in relativa sicurezza. Il suo difetto, dal punto di vista schermistico, è che i colpi alla testa eliminati per la sicurezza rendono il combattimento assolutamente irrealistico. Però è un compromesso accettabile nel combattimento senza protezioni, molto più di quanto abbia visto in altre realtà GDR-istiche”.
Pierluigi: “E’ aperto a tutti; è aperto a tutti (può essere assai sconveniente)”.
Stefano: “Il pregio che più apprezzo è il tentativo di rendere il TLD una giornata di incontro, di spettacolo e non una serie di incontri agonistici, il difetto è che tale concetto non è ancora stato recepito da tutti i partecipanti.
Altro pregio su cui non posso tacere è costituito dalle royal rumble, bilancio con un ulteriore difetto: il caldo schiacciante di fine luglio che rende l'evento una vera e propria maratona di resistenza”.


6) Secondo te, la vera “anima” dell’evento, chi è?
Claudia: “Ovviamente la valletta, ma anche Umbe è un ottimo cicerone”.
Federico: “La vera anima è Umbe, che presenta, organizza, gestisce, contatta gli artisti, spesso rimettendoci anche del suo”.
Gregorio: “Umberto. La vera “anima” è lui. C’è altra gente che lo aiuta e sostiene, ma il fulcro è comunque lui. Tutto funziona perché lo ha fortemente voluto. Per questo tocca andarci e non rompere i coglioni!”.
Roberto: “Beh, per come la vedo io l'organizzazione è pressoché fatta in toto da Umberto, però la vera anima del TDL è chi vi partecipa, i giocatori che si divertono a “scozzare” durante il torneo”.
Pierluigi: “Senza ombra di dubbio Umbe, che si fa sempre un mazzo tanto per organizzare il tutto”.
Stefano: “Fai questa domanda alla persona sbagliata: ovvio che sono io l'anima dell'evento! Qualora non fossi io, eventualmente, l'anima del TLD sarebbe Umberto, che tiene le fila, si sgola per ore, esalta il pubblico e rende una cosa teoricamente "maschia", come una serie di duelli, un evento per tutti: maschi femmine, grandi e piccini... però non ditegli 'ste cose: ha un ego già abbastanza grande così!”.


7) Delle tre edizioni, la tua preferita qual è? Perché?
Claudia: “Sicuramente la terza, anche perchè mi sono battuta meglio che nelle altre edizioni.
Beh, non è che possa parlare troppo, essendo uscita quasi subito dalla competizione. Però devo dire che il duello con “Gemmo” (un partecipante) mi ha dato soddisfazione!”.
Federico: (Ride) “La prima, per tutta una serie di motivi. Eravamo pochi, sono arrivato secondo, ho fatto i duelli più belli, mi sono divertito di più e la gente si è divertita di più. Non ricordo contestazioni ad arbitri e robe del genere”.
Gregorio: “La seconda. Ha avuto un solo grande difetto: il modo in cui ha vinto Andrea Zito (campione della seconda edizione). Era già un evento sentito, ma ancora mancavano alcuni punti negativi di agonismo, visti poi nella terza edizione, che non mi sono piaciuti molto”.
Roberto: “Dal mio punto di vista l'ultima, perchè è stata regolata meglio durante lo svolgimento. La prima però è stata più entusiasmante, forse per la novità”.
Pierluigi: “Sicuramente la prima, perchè è stata quella in cui c'erano solo giocatori di ruolo dal vivo, che erano lì giusto per il gusto di combattere e non di vincere, cosa che poi si è persa nelle edizioni seguenti”.
Stefano: “Tutte belle, ma quella che ho amato di più è la prima, per la qualità dei duelli, la varietà di armi utilizzate, la quantità di ragazze sia fra il pubblico, che fra i duellanti. Poi, in quella prima edizione, c'è stato forse il duello più bello della mia ormai lunga carriera di "spadazzaro": il combattimento che mi ha negato la possibilità di conquistare il gradino più alto del podio è stato uno scambio che non dimenticherò mai, dieci minuti di colpi serrati per oltrepassare la guardia di uno spadaccino eccezionale nello stile e nella generosità. Alla fine lui ha avuto la meglio, ma io ho provato la sensazione di quelle sconfitte che in realtà ti arricchiscono e che non ti tolgono nulla”.


8) L’avversario che temi di più?
Claudia: “Quello per il quale sono uscita di scena. Ma non è un dramma!”
Federico: “La competitività. Se parliamo invece di duellanti, “Tally” (un partecipante) che è quello che mi ha sempre messo di più in difficoltà, ed anche “Il Golosino” (un altro partecipante) che sta venendo su bene. Starà ancora un bel po’ sul podio!”.
Gregorio: “La competitività, sicuro. Il secondo è la persona che non si diverte, che non ha voglia di fare spettacolo. Se invece devo specificare una persona, “Diu” (Federico Diust, secondo e terzo classificato rispettivamente nella prima e seconda edizione). A livello di combattimento siamo pressoché simili, ma se ce l’ho di fronte perdo, perché con lui mi voglio solo divertire. E’ una persona con cui adoro duellare”.
Roberto: “Beh, considerando il mio modo di schermire, tutti e nessuno. Come ho già detto, l’impossibilità di colpire alla testa blocca molto i miei riflessi, quindi mi trovo rallentato e proprio la mancanza di istinto di proteggersi la testa, è una delle cose che vedo spesso nei partecipanti... quindi è per questo che non partecipo”.
Pierluigi: (Ride) “Non saprei, perchè sono sempre uscito all'inizio”.
Stefano: “Sono un duellante strano: gli avversari più sono forti, più mi esaltano; ancora non mi son mai tremate le vene dei polsi a mettermi di fronte ad un altro spadaccino. Ciò che "temo" è solo di non divertirmi a combattere... e questo mi capita con quegli avversari tutti impegnati a vincere, che non sorridono, che non si divertono, che cercano solo il punto e non il bel colpo”.


9) Chi vorresti che vincesse la prossima edizione?
Claudia: “Io sono di parte, ed ovviamente tifo per “Il Temibile Golosino”. I riminesi si sostengono a vicenda. Ormai lo sapete”.
Federico: “Chiunque tirerà per divertirsi e fare spettacolo”.
Gregorio: (Ride) “Io, sinceramente, ma ti faccio una “classifichina”: “Diu” e Yuri (secondo classificato nell’edizione 2011)”.
Roberto: “Non c'è qualcuno che "vorrei" vincesse; per me molti di loro sono pari merito. Il bello è nello scontro, non nella vittoria. L'agone (agonismo), è quello che è bello vedere!”.
Pierluigi: “Stefano Gelao (terzo classificato nella prima edizione) o Diust, perchè sono gli unici bravi che giocano veramente lealmente e per divertirsi”.
Stefano: “Il mio duellante preferito è, e rimane, Federico Diust, che per due volte mi ha sbarrato la strada del podio. Ha grazia, stile, tecnica, capacità e soprattutto ama la bellezza di un colpo ben portato. Duellare con lui è davvero emozionante. Secondo me è quello che merita l'alloro della prossima edizione. Peccato per lui, toccherà vincere a me, però gli riserverei volentieri il secondo posto”.

di Andrea Cangiotti

 

 

NEVE RECORD A URBINO... mai così tanta neve dal 1899

Foto di Andrea Cangiotti

Piazza del Duomo seppellita dalla neve
(pubblicata sul Corriere Della Sera)

Foto di Andrea Cangiotti
disegni di ghiaccio

Foto di Andrea Cangiotti
Camionetta militare che porta via la neve

Foto di Lorenzo Cangiotti
una via di Urbino

Foto di Andrea Cangiotti
i danni provocati dalla neve: rami rotti ovunque

Foto di Andrea Cangiotti
Piazza del Duomo con ammasso di neve alto 4 metri

Foto di Andrea Cangiotti
emergenza rifiuti

Foto di Andrea Cangiotti
arco che porta al Mercatale

Foto di Lorenzo Cangiotti
Cesane, zona vicino Urbino